Home Patologie e disturbi visivi Patologie oculari e disturbi visivi dalla A alla Z

Occhio secco: sintomi e cause

immagine affiancata dell'occhio normale rispetto all'occhio secco

Perché gli occhi si seccano? 

La sindrome dell'occhio secco, conosciuta anche con l’acronimo DED, è una patologia per la quale gli occhi non producono abbastanza lacrime. La DED può presentarsi anche quando gli occhi non creano il tipo corretto di lacrime. Si tratta di una patologia estremamente comune che colpisce milioni di persone al mondo. 

Le probabilità di sviluppare secchezza oculare aumentano con ogni decennio di vita, soprattutto dopo i 50 anni, ma questa patologia può colpire a tutte le età. Spesso i sintomi si presentano in entrambi gli occhi; più di rado, compaiono solo in uno. 

La DED può essere temporanea o cronica. Per esempio, i casi cronici potrebbero comparire in vacanza in un clima secco o quando si passa troppo tempo davanti allo schermo. Le forme temporanee vengono solitamente curate con facilità e i risultati si vedono rapidamente. Tuttavia, i sintomi temporanei che si verificano con regolarità e non vengono trattati possono portare alla forma cronica. 

La sindrome cronica dell’occhio secco è una malattia infiammatoria che colpisce le lacrime e la superficie dell’occhio, e interessa dal 5% al 30% delle persone di età pari o superiore a 50 anni. La causa esatta della forma cronica è sconosciuta, ma gli esperti dividono i casi in due categorie: deficit dello strato acquoso e deficit dello strato lipidico. 

illustrazione di un occhio secco

La DED da deficit dello strato acquoso si verifica quando la ghiandola lacrimale non riesce a produrre abbastanza lacrime per mantenere la superficie dell’occhio idratata e sana. 

La DED da deficit dello strato lipidico si verifica a causa dell'infiammazione delle ghiandole di Meibomio nelle palpebre, che non riescono più a produrre la sostanza oleosa che impedisce alle lacrime di evaporare troppo rapidamente. 

La DED e la sindrome cronica dell’occhio secco possono influenzare la vista, ma molto raramente ne causano la perdita permanente. Mentre le cure per la forma temporanea e quella cronica sono le stesse, i casi cronici spesso richiedono un trattamento a lungo termine, ed è importante notare che l’occhio secco temporaneo può trasformarsi in cronico se non trattato. 

Il modo in cui il cervello elabora i segnali del dolore causati da questa infiammazione può variare ampiamente da persona a persona. Alcune presentano segni clinici minimi di secchezza, ma accusano comunque un forte dolore all’occhio in questione. In questi casi, il cervello amplifica gli impulsi nervosi dell’occhio secco e si parla di dolore neuropatico. 

Ad altri pazienti vengono diagnosticati gli occhi secchi, ma i loro sintomi non corrispondono. In questo caso si parla di disturbi neurotrofici. 

Nella maggior parte dei casi, la DED è causata da entrambe le due categorie. Inoltre, la maggior parte dei casi non è estrema, che sia neuropatica o neurotrofica, ma si colloca in una posizione intermedia. 

Cause 

Gli occhi asciutti possono avere diverse cause, come processi fisiologici e cattive abitudini. 

Di seguito ne riportiamo alcune, ma si noti che ogni sintomo può avere una o più cause. 

Cause fisiologiche 

Alcuni fattori che contribuiscono alla secchezza oculare cronica sono fuori dal nostro controllo, come l’invecchiamento, l’essere donna e i cambiamenti ormonali. 

Sebbene la DED possa manifestarsi a qualsiasi età, diventa più comune dopo i 50 anni. Quando si invecchia, gli occhi producono naturalmente meno lacrime e questo spesso porta alla sensazione di avere gli occhi secchi e pieni di sabbia. 

Un altro processo fisiologico che influenza l’idratazione degli occhi sono i cambiamenti in alcuni ormoni, come gli estrogeni e il progesterone, che spesso influiscono sulla vista delle donne

I cambiamenti ormonali più importanti si verificano durante la pubertà, la gravidanza, l’allattamento al seno e la menopausa. Alcuni cambiamenti nei livelli ormonali possono causare secchezza degli occhi, mentre altri, come le mestruazioni e la contraccezione, possono influenzare la produzione di lacrime. 

Cause ambientali 

La secchezza oculare può verificarsi a causa di fattori ambientali, come un clima secco o forti venti, sia in ambienti interni che all'esterno. 

Per quanto riguarda gli ambienti interni, l’aria condizionata, i ventilatori e l'aria forzata degli impianti di riscaldamento possono ridurre l’umidità delle stanze. Un esempio sono le cabine degli aerei: l’aria estremamente secca può portare a problemi di secchezza oculare, soprattutto tra chi viaggia spesso. 

All’esterno, invece, l’alta quota e le condizioni secche o ventose possono aumentare i rischi o scatenare allergie, che possono causare secchezza degli occhi. Inoltre, anche l’assunzione di antistaminici può contribuire al problema. 

Cause legate alla salute 

I problemi di salute possono influire sulla capacità degli occhi di produrre lacrime. Alcune malattie, come il diabete, le patologie associate alla tiroide, il lupus, l'artrite reumatoide e la sindrome di Sjogren, possono contribuire alla secchezza oculare. 

Una patologia che causa direttamente la DED è chiamata lagoftalmo. È caratterizzata dalla chiusura incompleta delle palpebre quando si sbattono o durante il sonno. Il lagoftalmo ha molte cause, tra cui l'invecchiamento fisiologico, le infezioni agli occhi e i danni ai nervi dovuti a traumi o blefaroplastica estetica. 

Anche i farmaci che assumiamo per una determinata patologia possono portare alla sindrome dell’occhio secco. Tra i medicinali con prescrizione e senza ricetta che aumentano il rischio di svilupparla troviamo antistaminici, antidepressivi, farmaci per la pressione sanguigna come beta-bloccanti o diuretici e pillole anticoncezionali. 

La secchezza oculare è comune dopo interventi chirurgici agli occhi come LASIK e altre procedure refrattive corneali. Nella maggior parte dei casi, il disturbo è temporaneo e si risolve in poche settimane. 

Anche indossare mascherine, come quelle per le macchine CPAP o per proteggersi da malattie infettive come il COVID-19, può seccare gli occhi. Se inadeguate o indossate in modo improprio possono forzare l'uscita dell’aria dalla parte superiore della maschera e sulla superficie degli occhi. Indossare occhiali sopra una mascherina può peggiorare ulteriormente la situazione. 

Cause legate all'abitudine 

Alcuni casi di DED sono attribuibili alle abitudini. Ad esempio, l’uso frequente e prolungato del computer o di altri dispositivi digitali può seccare gli occhi, perché tendiamo a sbattere le palpebre in modo meno completo e frequente. Questo porta ad una maggiore evaporazione delle lacrime e a un aumento del rischio di sviluppare secchezza oculare. 

Un altro esempio sono le lenti a contatto: può essere difficile determinare se provocano secchezza oculare, ma le persone che indossano le lenti presentano più frequentemente sintomi di secchezza oculare. 

Fumare è una cattiva abitudine per molte ragioni, tra cui le conseguenze sugli occhi. Oltre alla secchezza, il fumo è stato collegato ad altri gravi problemi oculari, tra cui degenerazione maculare, cataratta e uveite

Occhi secchi durante la notte 

È possibile che la sensazione di avere gli occhi secchi e pruriginosi peggiori in certi momenti, come di notte. I motivi potrebbero essere i seguenti: 

  • lenti a contatto: indossare lenti a contatto tutto il giorno, soprattutto se si passa tanto tempo davanti al pc, può rendere gli occhi particolarmente secchi durante la notte. 

  • fattori ambientali: l’esposizione al vento, all’inquinamento, agli schermi e ad altri elementi durante il giorno può mettere a dura prova la vista che, a fine giornata, potrebbe risultare affaticata. 

  • tempo davanti agli schermi: controllare le email e i social prima di andare a letto non solo influisce sulla qualità del sonno, ma può causare anche secchezza oculare. 

Per alleviare questa secchezza è possibile proteggere gli occhi quando si indossano le lenti a contatto con colliri senza ricetta per rinfrescarli, o indossando le lenti solo per la durata consigliata dall’oculista. 

Anche evitare gli schermi prima di andare a letto e utilizzare un umidificatore per aggiungere umidità all'aria può aiutare ad alleviare i sintomi. 

Occhi secchi al mattino 

Svegliarsi con la sensazione di avere gli occhi pieni di sabbia di solito significa che durante la notte gli occhi si seccano per qualche motivo, come: 

  • lagoftalmo notturno: non riuscire a chiudere completamente gli occhi durante il sonno può provocare una seria secchezza degli occhi al risveglio. Ciò può essere causato dalla sindrome della palpebra flaccida, una patologia per la quale le palpebre perdono il tono e l’elasticità e si aprono durante il sonno. 

  • alcuni farmaci: per diverse patologie si consiglia spesso l'assunzione di farmaci prima di andare a letto. Se la secchezza oculare è l’effetto collaterale di uno di questi, assumerlo prima di coricarsi può causare secchezza e irritazione degli occhi al mattino. 

  • come si dorme: dormire con un ventilatore che soffia sul viso, acceso sul soffitto o riposare direttamente sotto una presa d'aria può causare secchezza degli occhi al mattino. 

Per risolvere questo disturbo si consiglia di usare una mascherina per proteggere gli occhi dall'aria dei ventilatori. Anche colliri o pomate applicate subito prima di andare a dormire possono alleviare questi sintomi. 

Sintomi 

La sindrome dell’occhio secco può manifestarsi in molti modi, ed è comune che i sintomi varino di persona in persona. I sintomi possono peggiorare durante o dopo determinate attività, come trascorrere del tempo all'aperto in una giornata ventosa o indossare lenti a contatto. 

I sintomi dell'occhio secco includono: 

  • sensazione di bruciore 

  • prurito agli occhi 

  • occhi stanchi e pesanti 

  • occhi doloranti e irritati 

  • sensazione di avere qualcosa di ruvido e granuloso negli occhi 

  • occhi arrossati 

  • fotofobia (sensibilità alla luce) 

  • visione offuscata 

  • sentirsi come se ci fosse un corpo estraneo negli occhi 

  • muco dentro o intorno agli occhi 

  • fastidio quando si indossano le lenti a contatto 

Per quanto strano possa sembrare, anche la lacrimazione può essere un sintomo della DED. 

Questo perché la secchezza della superficie dell'occhio a volte può portare alla sovrapproduzione della parte acquosa delle lacrime come meccanismo protettivo, ma questa "lacrimazione riflessa" non rimane sull'occhio abbastanza a lungo da correggere la sindrome. 

Oltre a questi sintomi, la secchezza oculare può causare infiammazioni e danni (a volte permanenti) alla superficie dell’occhio. 

Diagnosi  

L'unico modo per stabilire con certezza se si soffre di secchezza oculare cronica è chiedere all’oculista di eseguire uno o più test durante un esame oculistico. I test possibili includono: 

Il test di Schirmer 

Il test di Schirmer consiste nel porre una striscia di carta sotto ciascun occhio e tenerla in posizione per cinque minuti. La carta assorbe le lacrime rilasciate dagli occhi e viene utilizzata per misurare il volume delle lacrime prodotte. 

Tempo di rottura del film lacrimale 

Questo test misura la velocità con cui le lacrime evaporano dalla superficie dell'occhio. 

Delle gocce a contrasto di fluoresceina vengono poste negli occhi del paziente, a cui viene chiesto di non battere le palpebre. L'intervallo di tempo che intercorre tra l'ultimo battito di ciglia e la prima comparsa di un punto secco nel film lacrimale è il "tempo di rottura". Un tempo inferiore a dieci secondi può indicare secchezza oculare cronica. 

Osmolarità lacrimale 

Per questo test, un dispositivo viene fatto passare lungo il margine della palpebra per raccogliere le lacrime e misurare la quantità di sale presente nel film lacrimale rispetto al suo contenuto di acqua. Ciò genererà un numero di concentrazione compreso tra 290 e 400 mOsm/L. La concentrazione di osmolarità normale è compresa tra 275 e 307 mOsm/L. 

Test di infiammazione MMP-9 

La MMP-9 è una molecola infiammatoria presente sulla superficie degli occhi affetti da DED cronica. Per verificare la presenza di queste molecole, una piccola quantità di lacrime viene assorbita da una striscia di carta. In caso di DED apparirà una linea rossa, simile a un test di gravidanza o per il COVID. 

Test con colorante alla fluoresceina 

Questo test utilizza un colorante arancione e una luce blu per verificare la presenza di corpi estranei negli occhi e la presenza di lesioni nei tessuti corneali. 

Il test con verde di lissamina, invece, è un altro test che aumenta la visibilità delle cellule degenerate nella congiuntiva. Questo particolare colorante viene comunemente utilizzato per diagnosticare o escludere la DED. 

Un attento esame degli occhi da parte di un oculista può rivelare la presenza e la gravità della sindrome cronica dell'occhio secco. Il medico potrà determinare il miglior tipo di trattamento per l'occhio secco per mantenere gli occhi sani e garantire una visione ottimale. 

Cure e farmaci  

Quando si tratta di curare la forma cronica di questa sindrome, le opzioni non mancano. Dai normali colliri alle procedure mediche, c'è una soluzione per tutti. Si consiglia sempre di consultare un medico per determinare quale trattamento è più adatto ad ogni caso. 

Colliri e spray nasali 

uomo-usa-collirio-330x220

I casi lievi di secchezza oculare derivanti da cause ambientali possono essere trattati con l'uso frequente di lacrime artificiali o altri colliri lubrificanti. Le lacrime artificiali sono solitamente il primo passo nella cura dell’occhio secco. 

Esistono molte marche disponibili senza prescrizione medica, con un'ampia varietà di ingredienti e viscosità (spessore). 

Se l’oculista stabilisce che sono necessari dei farmaci, può raccomandare uno o più colliri medicati. 

Collirio con prescrizione 

Restasis, CEQUA e Xiidra sono tre colliri con prescrizione approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) che solitamente vengono somministrati per la DED. 

Restasis è una forma di collirio con ciclosporina, un principio attivo immunosoppressivo. Funziona riducendo l'infiammazione degli occhi e, di conseguenza, aumentando la produzione di lacrime in modo naturale. Un'alternativa generica a Restasis, nota come collirio oftalmico alla ciclosporina, può essere acquistata con prescrizione medica. 

CEQUA è un altro collirio simile a Restasis, ma utilizza una tecnologia che consente di somministrare nell'occhio concentrazioni più elevate di medicinale con un'irritazione minima. Un'altra differenza fondamentale è la loro formulazione: CEQUA è una soluzione a base acquosa in cui il farmaco viene assorbito in minuscole goccioline chiamate nanomicelle, mentre Restasis è una soluzione a base di olio. Attualmente non esiste una versione generica del collirio CEQUA. 

Xiidra è un altro collirio non steroideo che agisce prendendo di mira le cellule infiammatorie che causano la secchezza oculare. 

I pazienti sono spesso soddisfatti dei risultati forniti da questi colliri. Sebbene sia possibile vedere dei cambiamenti in appena due settimane, possono essere necessari mesi per notare veri miglioramenti. 

Spray nasale per l'occhio secco 

Tyrvaya è uno spray nasale con prescrizione che può alleviare i sintomi della DED attivando naturalmente la produzione del film lacrimale. 

Invece di fare affidamento sulle lacrime artificiali, Tyrvaya aiuta i pazienti a creare le proprie lacrime naturali. Gli effetti collaterali più comuni includono irritazione del naso e della gola, starnuti e tosse. 

Per ottenere i migliori risultati, si consiglia di spruzzare Tyrvaya una volta in ogni narice, due volte al giorno. 

Si raccomanda di seguire le indicazioni dell’oculista su quali colliri scegliere e quanto spesso usarli. Una marca diversa o più marche di lacrime artificiali renderà difficile valutare il successo della cura raccomandata dal medico. 

Tappi lacrimali e occlusione temporanea delle vie lacrimali 

oasismed-ghiandole-lacrimali-ed-660x440

I tappi lacrimali a volte vengono utilizzati in questo contesto per aiutare le lacrime a rimanere sulla superficie dell'occhio più a lungo. Un tappo lacrimale è un dispositivo sterile, di dimensioni ridotte, che viene inserito nella piccola apertura del condotto lacrimale, nell'angolo interno della palpebra superiore e inferiore. 

Dopo che una o entrambe queste aperture sono state tappate, le lacrime scorrono via dall'occhio più lentamente, aiutando il film lacrimale a rimanere sulla superficie dell’occhio più a lungo e alleviando i sintomi della DED. 

Ma dove vanno le lacrime? Se una delle aperture viene lasciata aperta, le lacrime continueranno a scorrere, solo a un ritmo più lento. Le lacrime lasciano anche la superficie dell'occhio attraverso l'evaporazione dalla superficie. Ma se i tappi lacrimali causano lacrimazione, è possibile rimuoverli. 

Spremitura delle ghiandole di Meibomio 

Un’ampia percentuale di casi di DED è causata da una scarsa secrezione di un fluido oleoso chiamato meibum da parte delle ghiandole di Meibomio, che si trovano lungo il margine delle palpebre, vicino alla base delle ciglia. 

L’olio secreto dalle ghiandole di Meibomio aiuta a evitare che il film lacrimale evapori troppo rapidamente dalla superficie dell’occhio. Se le aperture delle ghiandole si intasano, l'olio non viene rilasciato e non riesce a svolgere il suo lavoro. 

In questo caso, si parla di disfunzione della ghiandola di Meibomio (MGD), che può causare secchezza evaporativa. Per trattare questa disfunzione, l'oculista può eseguire una procedura ambulatoriale chiamata spremitura della ghiandola di Meibomio. 

Prima di questa procedura, è possibile applicare impacchi caldi sulle palpebre. Successivamente, il medico utilizza un dispositivo simile a una pinza per spremere il contenuto intasato dalle ghiandole di Meibomio, che può includere meibum indurito e altre sostanze. 

La procedura può comportare qualche fastidio, in quanto è necessario applicare una pressione significativa sulle palpebre. Tuttavia, i risultati di solito sono molto positivi. 

Massaggio delle palpebre 

I trattamenti ambulatoriali come LipiFlow e iLUX vengono eseguiti con dispositivi che applicano calore localizzato e pressione pulsante per spremere le ghiandole di Meibomio. Anche se i due trattamenti variano leggermente, i metodi utilizzati per curare la disfunzione sono gli stessi. 

Ogni trattamento prevede il posizionamento di uno strumento sopra la palpebra superiore o inferiore, per somministrare calore nell'intervallo tra 37,5° e 43,5°. Il calore scioglie il meibum bloccato che ostruisce le ghiandole di Meibomio. 

Una volta ammorbidito il meibum, il dispositivo esercita una pressione sulle palpebre per aiutarlo a uscire. I trattamenti con Lipiflow e iLUX richiedono circa 12 minuti per occhio e danno risultati molto simili: uno studio ha confrontato i due trattamenti e non ha rilevato differenze significative a livello di efficacia. 

Luce pulsata intensa (IPL) 

La luce pulsata intensa (IPL) viene utilizzata da molto tempo per trattare la rosacea, che si verifica spesso anche sulla palpebra. 

La rosacea oculare è caratterizzata da vasi sanguigni dilatati lungo il margine delle ciglia in pazienti affetti da blefarite e può contribuire ai sintomi dell'occhio secco. 

Nel trattamento con IPL, un dispositivo portatile emette una luce intensa sulla pelle. La luce viene filtrata per consentire il passaggio soltanto delle lunghezze d'onda che possono essere assorbite dai vasi sanguigni dilatati. Curare questi vasi aiuta ad alleviare l’infiammazione associata all’occhio secco. 

Dopo l’IPL, molti pazienti si sentono meglio e diventano meno dipendenti da altre misure per alleviare i sintomi dell’occhio secco. Per questo motivo, questa terapia può essere adatta ai pazienti con DED che non vogliono utilizzare i colliri di frequente. 

Per ottenere effetti ottimali, di solito servono da quattro a sei trattamenti con luce pulsata al mese. È importante discutere i dettagli con un medico per determinare se prendere in considerazione il trattamento IPL. 

Questa terapia potrebbe non essere adatta a pazienti con determinate pigmentazioni cutanee. 

Impacco caldo 

Un modo alternativo (e potenzialmente più comodo) per favorire l’apertura delle ghiandole di Meibomio ostruite e ammorbidire il meibum indurito è applicare impacchi caldi sulle palpebre chiuse. 

impacco riscaldante per gli occhi piccolo

L’impacco caldo ideale deve mantenere la temperatura per almeno cinque minuti: è stato dimostrato che il meibum non si ammorbidisce adeguatamente se le palpebre vengono riscaldate per un periodo più breve. Inoltre un panno caldo, oltre a essere difficile da gestire, generalmente dovrà essere riscaldato di nuovo prima di cinque minuti. 

È stato dimostrato che la soluzione migliore è applicare del calore umido. È possibile farlo grazie ad impacchi disponibili in farmacia o presso lo studio di un medico. 

Il tempo di applicazione consigliato è compreso tra cinque e dieci minuti. Si raccomanda di leggere le istruzioni per capire quanto a lungo riscaldare l’impacco nel microonde. È importante assicurarsi che sia piacevolmente caldo e non scotti le palpebre. Si consiglia di fare diversi impacchi al giorno, ma per molti pazienti è più pratico due volte al giorno. 

Ulteriori terapie per i casi avanzati 

Per i pazienti affetti da casi seri, soprattutto quando altre terapie hanno fallito, esistono diverse opzioni più avanzate, solitamente disponibili solo nei centri oculistici specializzati nella cura dell'occhio secco. 

Una di queste terapie è il siero autologo, che prevede l'applicazione regolare di siero del sangue diluito nell'occhio. Il siero del sangue contiene molecole antinfiammatorie, sostanze nutritive e antiossidanti. Questo trattamento richiede un prelievo di sangue. 

Un’altra strategia è l’applicazione di una membrana amniotica sterile nell’occhio affetto da DED grave. La membrana amniotica contiene molecole dalle proprietà antinfiammatorie e anticicatrici e rimane in sede da due a sette giorni per consentire all'occhio di guarire.  

Infine, l’applicazione di una lente sclerale (un tipo speciale di lente a contatto rigida di grandi dimensioni) può consentire la guarigione dell’occhio. La lente manterrà la soluzione salina e le lacrime sulla superficie dell'occhio. Alcuni pazienti potrebbero avere difficoltà a inserire una lente così grande, ma la maggior parte solitamente non ha problemi. 

Integratori alimentari 

I medici possono raccomandare degli integratori alimentari come parte di un piano globale per la cura dell’occhio secco. 

Gli esperti ritengono che gli integratori contenenti acidi grassi omega-3 allevino la sindrome dell’occhio secco. Buone fonti di omega-3 includono pesci d’acqua fredda come salmone, sardine, aringhe e merluzzo. Per una fonte vegetariana di omega-3, alcuni oculisti consigliano semi di lino, semi di chia, noci e fagioli, tra le altre opzioni. 

Anche bere più acqua potrebbe alleviare i sintomi: la disidratazione spesso peggiora questo disturbo, soprattutto quando fa caldo e il clima è secco e ventoso. 

Rimedi casalinghi 

Se si avvertono lievi sintomi di secchezza oculare, ci sono diversi rimedi casalinghi che potrebbero funzionare prima di andare dal medico: 

  • sbattere le palpebre più spesso. Le persone tendono a sbattere le palpebre molto meno spesso davanti a un computer, uno smartphone o un altro schermo digitale. Questa diminuzione del battito può causare o peggiorare i sintomi dell’occhio secco. Si raccomanda di sforzarsi consapevolmente di sbattere le palpebre più spesso quando si usano questi dispositivi. Inoltre, è importante sbatterle completamente, stringendole delicatamente, per distribuire in modo uniforme un nuovo strato di lacrime sugli occhi. 

  • fare pause frequenti durante l’uso del computer. Una buona regola è distogliere lo sguardo dallo schermo almeno ogni 20 minuti. Si consiglia di guardare qualcosa ad almeno 20 metri di lontananza per minimo 20 secondi. Gli oculisti la chiamano la "regola 20-20-20" e seguirla può alleviare la secchezza degli occhi e l'affaticamento causato dal computer. 

  • rimuovere accuratamente il trucco. L'eyeliner e altri trucchi per gli occhi possono ostruire le aperture delle ghiandole alla base delle ciglia, causando disfunzione delle ghiandole di Meibomio e secchezza evaporativa. Alla fine della giornata, si raccomanda di rimuovere completamente il trucco dalle palpebre e dalle ciglia. 

  • pulire le palpebre. Prima di andare a dormire, si consiglia di lavare delicatamente le palpebre per rimuovere i batteri che possono causare blefarite e problemi alle ghiandole di Meibomio e portare allo sviluppo della sindrome dell'occhio secco. È buona prassi utilizzare un detergente delicato, come uno shampoo per bambini diluito o delle salviette pre-inumidite disponibili in farmacia. 

7eye-by-panoptx-2-modelli-330x220
  • indossare occhiali da sole di qualità. L’esposizione al sole e il clima secco possono contribuire alla secchezza degli occhi. All'aperto durante le ore diurne, si raccomanda di indossare sempre occhiali da sole che blocchino il 100% dei raggi UV

  • usare un umidificatore. L'aria secca all'interno della casa, in particolare nei climi secchi o freddi in inverno, può contribuire a seccare gli occhi. Aggiungere un umidificatore per aumentare l'umidità all'interno della propria casa può essere una strategia utile. 

Fattori di rischio e prevenzione 

Sebbene questa sindrome possa colpire chiunque, ci sono alcune caratteristiche che mettono una persona a maggior rischio di svilupparne i sintomi. Alcuni di questi includono: 

  • avere più di 50 anni 

  • essere femmina 

  • alcune malattie autoimmuni o infiammatorie, come la sindrome di Sjogren o il lupus 

  • indossare lenti a contatto 

  • assumere ormoni, come contraccettivi o una terapia ormonale sostitutiva 

  • avere una carenza di vitamine, in particolare di vitamina A 

Alcuni fattori di rischio vanno oltre il controllo di una persona. Fortunatamente, ci sono alcune strategie per prevenire o ridurre i sintomi dell’occhio secco, come: 

  • usare lacrime o pomate artificiali prima di coricarsi, per evitare la secchezza oculare al mattino 

  • evitare asciugacapelli, ventilatori da scrivania e altre fonti d'aria diretta 

  • aggiungere umidità a stanze particolarmente fredde o calde utilizzando un umidificatore o posizionando una pentola piena d'acqua accanto al termosifone 

  • incorporare più vitamine nella dieta, come la vitamina A e gli acidi grassi omega-3 

  • proteggere gli occhi dal vento, dall'inquinamento e da altre sostanze irritanti indossando occhiali da sole quando si è all'aperto 

  • rimanere idratati bevendo molta acqua 

Quando consultare un oculista 

Se i rimedi casalinghi, le misure di prevenzione e i trattamenti senza prescrizione non sembrassero migliorare la situazione o peggiorassero i sintomi, potrebbe essere il momento di consultare un oculista. 

I sintomi potrebbero essere causati da una patologia di base. In questo caso, potrebbe essere necessario curare la causa primaria. Osservando i sintomi e la loro gravità, un oculista può stabilire il percorso terapeutico più appropriato per ogni caso.

What is dry eye? Symptoms, causes and treatment. American Academy of Ophthalmology. EyeSmart. July 2022. 

Dry eye. National Eye Institute. April 2022. 

Dry eye. American Optometric Association. Accessed January 2023. 

Chronic dry eye. Healthy Women. Accessed January 2023. 

Dry eye disease: when to treat and when to refer. Australian Prescriber. October 2018. 

Dry eye syndrome. Mount Sinai. December 2020. 

How hormones can affect eyes and vision. American Academy of Ophthalmology. EyeSmart. October 2018. 

Preparation is key to fighting dry eye while traveling. Optometry Times. July 2022. 

Better manage nocturnal lagophthalmos for dry eye patients. Optometry Times. February 2020. 

Face mask-associated ocular irritation and dryness. Ophthalmology and Therapy. July 2020.  

Increased screen time and dry eye: another complication of COVID-19. Eye & Contact Lens: Science & Clinical Practice. August 2021. 

Prevalence of dry eye syndrome in association with the use of contact lenses in Saudi Arabia. BMC Ophthalmology. March 2021. 

Nocturnal lagophthalmos and sleep quality in patients with dry eye disease. Life. July 2020. 

Dry eye. Better Health Channel. April 2021. 

Tear system. Cleveland Clinic. Accessed November 2022. 

Dry eye. Johns Hopkins Medicine. Accessed November 2022. 

Tear breakup time (TBUT). University of Iowa Ophthalmology and Visual Sciences. Accessed November 2022. 

Is it or isn't it dry eye? The Ophthalmologist. December 2021. 

The TearLab osmolarity system FAQs. Tear Lab. Accessed November 2022. 

InflammaDry. Quidel. Accessed January 2023. 

Dyes in ophthalmology. American Academy of Ophthalmology. EyeWiki. July 2022. 

Restasis (eye drops) uses, dosage, side effects. Drugs.com. May 2022. 

Practical guidance for the use of cyclosporine ophthalmic solutions in the management of dry eye disease. Clinical Ophthalmology. July 2019. 

Xiidra: uses, dosage, side effects & warnings. Drugs.com. October 2022. 

Tyrvaya (varenicline solution) nasal spray. Tyrvaya. Accessed January 2023. 

Punctal plugs. American Academy of Ophthalmology. March 2022. 

Non‐pharmaceutical treatment options for meibomian gland dysfunction. Clinical and Experimental Ophthalmology. April 2021. 

Comparison of the iLUX and the LipiFlow for the treatment of meibomian gland dysfunction and symptoms: a randomized clinical trial. Clinical Ophthalmology. February 2020. 

Intense pulsed light (IPL) therapy. American Academy of Ophthalmology. EyeWiki. September 2022. 

Intense pulsed light therapy in the treatment of meibomian gland dysfunction: current perspectives. Clinical Optometry. October 2019. 

Meibomian gland dysfunction and treatment. American Association for Pediatric Ophthalmology and Strabismus. December 2020. 

Not a dry eye in the house: latest treatments. Review of Ophthalmology. October 2022. 

The benefits of fish oil for dry eye. American Academy of Ophthalmology. EyeSmart. October 2020. 

Efficacy of omega-3 fatty acid supplementation for treatment of dry eye disease: a meta-analysis of randomized clinical trials. Cornea. January 2019. 

The 20-20-20 rule. Canadian Association of Optometrists. Accessed January 2023. 

Effects of eye cosmetics usage, knowledge, hygiene and management towards dry eye symptoms among university students. Malaysian Journal of Medicine and Health Sciences. October 2022. 

Dry eye syndrome. MedlinePlus [Internet]. Bethesda (MD): National Library of Medicine (US). December 2020. 

TFOS DEWS II Report. Tear Film and Ocular Surface Society. Boston, MA, USA. Accessed January 2023. 

Floppy eyelid syndrome: a comprehensive review. The Ocular Surface. January 2020.  

Find Eye Doctor

Prenota un controllo visivo

Trova un Ottico