Farmaci e colliri per la cataratta

Esistono colliri per la cataratta?
Non esistono colliri approvati dalla FDA (Food and Drug Administration) che possano trattare la cataratta. La chirurgia è ancora l’unico modo per curare questa patologia e i disturbi visivi che ne derivano. Ma potrebbe non essere così per sempre.
I ricercatori stanno studiando diverse sostanze chimiche che in futuro potrebbero aiutare a dissolvere la cataratta tramite colliri.
Perché è così difficile curare la cataratta con i colliri?
La cataratta è causata dall’offuscamento di un corpo trasparente e rotondo negli occhi chiamato cristallino. Un cristallino opaco può causare visione offuscata, sensibilità alla luce e altri sintomi.
Ci sono tre ragioni principali per cui i colliri per la cataratta non sono ancora disponibili:
I ricercatori stanno ancora cercando di capire quali sostanze chimiche siano le migliori per prevenire o curare la cataratta negli esseri umani.
È difficile che un collirio riesca a far arrivare una dose sufficiente di farmaco al cristallino, in quanto questo è situato all'interno dell'occhio.
I ricercatori devono assicurarsi che qualsiasi sostanza chimica che entra in contatto con gli occhi non sia dannosa per la salute generale.
È difficile sapere quando (o se) i colliri per la cataratta saranno pronti per l'uso, ma negli ultimi anni sono state condotte ricerche promettenti.
I futuri farmaci per la cataratta potrebbero includere:
Collirio al lanosterolo
Il corpo utilizza sostanze chimiche steroidee per funzionare e rimanere in salute. Tutti gli steroidi provengono da molecole chiamate lanosterolo.
Alcune ricerche hanno dimostrato che il lanosterolo potrebbe aiutare a schiarire l'opacità della cataratta, ma non è stato ancora testato direttamente sugli esseri umani; quindi non è certo che sia sicuro ed efficace. Al giorno d’oggi, i risultati sono contrastanti.
Il problema è che il lanosterolo è una grande molecola e questo rende più difficile l'assorbimento nell'occhio e il raggiungimento del cristallino.
In futuro, i colliri potrebbero utilizzare la nanotecnologia microscopica per inviare il lanosterolo direttamente alle cellule del cristallino che ne hanno più bisogno.
I ricercatori non sanno esattamente come questa sostanza chimica potrebbe influenzare altre parti del corpo. Il lanosterolo può trasformarsi in colesterolo, che potrebbe accumularsi e danneggiare il cuore o i vasi sanguigni.
Altri steroli
Altri potenziali farmaci per la cataratta potrebbero essere basati su molecole legate al lanosterolo.
25-idrossicolesterolo
Alcune ricerche suggeriscono che una molecola simile chiamata 25-idrossicolesterolo potrebbe anche aiutare a dissolvere la cataratta. Ma, come il lanosterolo, i risultati sono ancora contrastanti.
Sono necessarie ulteriori ricerche prima di sapere se, in futuro, il 25-idrossicolesterolo potrà essere utilizzato nei colliri per curare la cataratta.
VP1-001 ("Composto 29")
In alcuni studi, una miscela chimica chiamata VP1-001 (nota anche come “composto 29”) ha contribuito a eliminare la cataratta nei topi.
Il VP1-001 ha inoltre migliorato la cataratta nei cristallini umani studiati ex vivo. "Ex vivo" indica che il cristallino, originario di un essere umano, è stato rimosso e la ricerca è stata effettuata in laboratorio.
I ricercatori stanno ancora studiando come il VP1-001 influisce sull'occhio e cosa potrebbe significare per il futuro dei colliri per la cataratta.
Antiossidanti
Nel nostro corpo ci sono molecole instabili chiamate radicali liberi. A volte sono causati da normali attività come mangiare o fare esercizio fisico (come se fossero lo scarico di un’auto). Ma possono verificarsi anche dopo l’esposizione dannosa all’inquinamento, al fumo di sigaretta o all’eccessiva luce solare.
Questo provoca nel tempo un danno chiamato stress ossidativo, che può comportare un rischio maggiore di sviluppare alcune malattie, inclusa la cataratta legata all’età.
Gli antiossidanti sono molecole che aiutano il corpo a "combattere" lo stress ossidativo. Frutta e verdura contengono antiossidanti come le vitamine A, C ed E, ma ne esistono anche molti altri.
I ricercatori stanno ancora cercando di capire se i colliri antiossidanti potrebbero aiutare a eliminare la cataratta in futuro.
NAC
La L-carnosina è una molecola che potrebbe avere un effetto antiossidante sulla cataratta (e invertire l'opacizzazione del cristallino). Il problema è che non può entrare nell'occhio sotto forma di gocce di collirio.
Una molecola che, al contrario, riesce ad entrare nell'occhio è chiamata N-acetilcarnosina, o NAC in breve. Una volta all’interno degli occhi, il corpo trasforma la NAC in L-carnosina.
La NAC è riuscita ad alleviare la cataratta in alcuni studi clinici ma non ha funzionato in altri. Di conseguenza, sono necessarie ulteriori ricerche.
Alcune aziende producono e vendono già colliri con NAC senza prescrizione. Questi prodotti non sono approvati dalla FDA per la cura o prevenzione della cataratta.
Acido rosmarinico
L'acido rosmarinico è un antiossidante naturalmente presente in piante come rosmarino, origano e timo. Ha molti benefici per la salute e uno di questi potrebbe essere quello di prevenire o curare la cataratta.
Uno studio sui colliri a base di erbe che includeva l’acido rosmarinico è riuscito a prevenire la cataratta negli animali, ma sono necessarie ulteriori ricerche per capire come utilizzarlo per gli esseri umani.
C-KAD
Nel 2008, una società con sede in California ha svolto studi clinici su un collirio per la cataratta chiamato C-KAD. Il farmaco è arrivato alla fase 2, ma non ci sono stati aggiornamenti dal 2009.
Gli studi clinici sono composti da quattro fasi. Durante la fase 2, i ricercatori solitamente somministrano il farmaco a 100-300 partecipanti. È un passaggio fondamentale che aiuta i ricercatori a capire quanto funziona un farmaco e come reagiscono le persone.
Consultare un medico per informazioni
Alcuni colliri affermano di aiutare a eliminare la cataratta, ma non sono stati approvati dalla FDA.
Si raccomanda di contattare sempre un oculista prima di cominciare a usare nuovi colliri o farmaci, per prendere la decisione più sicura e informata.
Forse in futuro sarà possibile acquistare colliri per la cataratta approvati dalla FDA. Ma per ora, la chirurgia è ancora l’unico trattamento comprovato.
LEGGI DI PIÙ: Cosa aspettarsi prima, durante e dopo l'intervento alla cataratta
Advances in drug therapy and delivery for cataract treatment. Current Opinion in Ophthalmology. January 2023.
The quest for homeopathic and nonsurgical cataract treatment. Current Opinion in Ophthalmology. January 2020.
Lanosterol. National Library of Medicine. May 2023.
Advances in pharmacotherapy of cataracts. Annals of Translational Medicine. November 2020.
Cataract innovations. American Academy of Ophthalmology. September 2018.
Failure of oxysterols such as lanosterol to restore lens clarity from cataracts. Scientific Reports. June 2019.
Mechanism of action of VP1-001 in cryAB(R120g)-associated and age-related cataracts. Investigative Ophthalmology & Visual Science. August 2019.
Zebrafish (Danio rerio) is an economical and efficient animal model for screening potential anti-cataract compounds. Translational Vision Science & Technology. August 2022.
Carnosine and beta-alanine supplementation in human medicine: Narrative review and critical assessment. Nutrients. April 2023.
Therapeutic potential of rosmarinic acid: A comprehensive review. Applied Sciences. August 2019.
Rosmarinic acid restores complete transparency of sonicated human cataract ex vivo and delays cataract formation in vivo. Scientific Reports. June 2018.
Rosmarinic acid restores complete transparency of human cataract ex vivo and delays cataract formation in vivo. Investigative Ophthalmology & Visual Science. July 2019.
The basics. National Institutes of Health. October 2022.
Natural antioxidant activities of plants in preventing cataractogenesis. Antioxidants. June 2022.
Oxysterol compounds in mouse mutant αA- and αB-crystallin lenses can improve the optical properties of the lens. Investigative Ophthalmology & Visual Science. May 2022.
Pagina pubblicata in martedì 15 ottobre 2024
Pagina aggiornata in martedì 22 ottobre 2024
Revisionato dal punto di vista medico in giovedì 22 giugno 2023