Che cos'è un test di sensibilità al contrasto?
Il test di sensibilità al contrasto misura la capacità di distinguere tra incrementi via via descrescenti di differenza (contrasto) tra luce e buio. È diverso dai comuni test di acutezza visiva eseguiti durante l'esame della vista di routine, che misurano la capacità di riconoscere lettere sempre più piccole su una tavola ottotipica standard.
La sensibilità al contrasto è una misura molto importante della funzione visiva, specialmente in situazioni di scarsa illuminazione, nebbia o abbagliamento, quando il contrasto tra sfondo e oggetti è spesso ridotto. Guidare di notte è un esempio di attività che richiede una buona sensibilità al contrasto per garantire la sicurezza.
Anche chi ha una buona acutezza visiva può manifestare condizioni oculari o di salute che possono ridurre la sensibilità al contrasto e dare l'impressione di non vedere bene.
Sintomi di ridotta sensibilità al contrasto
Se hai una bassa sensibilità al contrasto, potresti sperimentare problemi durante la guida notturna, ad esempio avere difficoltà a vedere i pedoni che camminano lungo strade poco illuminate. Potresti anche notare che i tuoi occhi si stancano più facilmente quando leggi o guardi la televisione.

Una persona con acutezza visiva normale ma scarsa sensibilità al contrasto potrebbe vedere chiaramente gli alberi in primo piano (alto contrasto), ma avere difficoltà a distinguere i contorni delle montagne dal cielo sullo sfondo (basso contrasto).
Una scarsa sensibilità al contrasto può anche aumentare il rischio di cadute, ad esempio perché non si riesce a vedere dove finisce il marciapiede se l'asfalto è di colore simile.
Una scarsa sensibilità al contrasto può essere sintomo di alcune condizioni o malattie oculari, come degenerazione maculare senile (DMS), cataratta, glaucoma o retinopatia diabetica.
Si possono verificare alterazioni della sensibilità al contrasto anche a seguito di procedure LASIK, PRK e altri tipi di chirurgia refrattiva.
Ad esempio, in alcuni casi chi ha subito un intervento LASIK può vedere bene dopo la procedura ma lamentare una scarsa visione notturna. Ciò potrebbe essere causato da una perdita della sensibilità al contrasto dovuta all'intervento.
Nella maggior parte dei casi, dopo l'intervento chirurgico per la cataratta le persone notano un miglioramento significativo sia dell'acuità visiva che della sensibilità al contrasto.
Test di sensibilità al contrasto
Il test della sensibilità al contrasto spesso non è incluso negli esami della vista di routine. L'oculista potrebbe eseguire un test di sensibilità al contrasto se lamenti problemi visivi specifici o oppure se sospetta che tu abbia una condizione che influisce sulla tua capacità di distinguere i contrasti.

La tavola di Pelli-Robson è ampiamente utilizzata per testare la sensibilità al contrasto. Le lettere sulla tavola si confondono gradualmente con lo sfondo man mano che si scende verso il basso, diventando progressivamente più difficili da individuare.
Proprio come la classica tavola di Snellen per l'acutezza visiva, la tavola di Pelli-Robson è composta da righe orizzontali di lettere maiuscole. Invece di rimpicciolirsi man mano si scende verso il basso però le lettere rimangono della stessa dimensione ma, riga dopo riga, si confondono sempre di più con lo sfondo.
Un altro test che può aiutare a valutare i problemi di sensibilità al contrasto è la tavola di Bailey-Lovie, che valuta quante lettere risultano leggibili su uno sfondo ad alto contrasto rispetto a uno sfondo a basso contrasto.
Esistono anche dispositivi più sofisticati per testare la sensibilità al contrasto. Uno di questi utilizza obiettivi chiamati reticoli sinusoidali — barre sfocate e parallele di colore grigio chiaro e scuro. Poiché possono variare in larghezza e contrasto, queste barre forniscono un quadro completo della sensibilità al contrasto complessiva.
Alcuni test con reticoli sinusoidali includono una fonte di luce intensa che può essere diretta verso gli occhi per simulare situazioni di abbagliamento, come i fari di un'auto nella corsia opposta durante la guida notturna.
Se l'oculista determina che hai bisogno di un test di sensibilità al contrasto, è probabile che lo eseguirà dopo un test di acutezza visiva standard e prima che le tue pupille siano dilatate.
Il test viene solitamente eseguito mentre indossi gli occhiali o le lenti a contatto, se hai bisogno di correzione visiva.
Per la valutazione delle malattie oculari, il test di sensibilità al contrasto viene solitamente eseguito su ciascun occhio singolarmente.
Per altri scopi, ad esempio l'esame della vista per sportivi o la valutazione della vista dopo un adattamento delle lenti a contatto, un intervento LASIK o la chirurgia della cataratta, il test potrebbe essere eseguito con entrambi gli occhi aperti.
Funzione di sensibilità al contrasto (CSF)
La funzione di sensibilità al contrasto è una misura dettagliata della capacità di distinguere i contrasti. Si calcola attraverso il test con obiettivi detti reticoli sinusoidali. Queste griglie sono composte da barre parallele che variano in due sensi:
- la larghezza (chiamata anche "frequenza spaziale"), che va da spessa a sottile;
- il contrasto (quanto chiaramente si distinguono dallo sfondo).
Le barre più spesse rappresentano frequenze spaziali basse, mentre barre più sottili rappresentano frequenze spaziali alte, proprio come i test dell'udito utilizzano diversi toni e volumi.
Il test crea una mappa che mostra il contrasto minimo necessario per vedere ciascuna larghezza della barra. Ciò aiuta l'oculista a determinare il tuo profilo completo di sensibilità al contrasto.
Esistono soluzioni alla scarsa sensibilità al contrasto?
I risultati del test di sensibilità al contrasto possono aiutare l'oculista a determinare se presenti errori visivi noti come aberrazioni di ordine superiore o altri problemi che potrebbero essere corretti con l'uso di appositi occhiali o un intervento chirurgico oculare.
Se ti viene diagnosticata una bassa sensibilità al contrasto, l'oculista potrebbe consigliarti di indossare lenti correttive con filtro giallo per migliorare la tua capacità di distinguere i contrasti.

Gli occhiali con lenti appositamente colorate possono aumentare il contrasto. Qui è mostrato il modello Anime con lenti gialle di GUNNAR Optiks.
Per chi ha bisogno di occhiali da vista, molte persone scoprono di vedere meglio in condizioni di scarsa illuminazione quando indossano lenti con un rivestimento antiriflesso (AR), rispetto a lenti con la stessa graduazione senza rivestimento AR.
Alcune opzioni di correzione della vista integrano la tecnologia wavefront e possono ridurre le aberrazioni di ordine superiore. Ciò può potenzialmente migliorare la qualità della vista, anche se i risultati variano da persona a persona. Queste opzioni includono:
- Lenti wavefront (occhiali e lenti a contatto)
- LASIK wavefront
- Lenti intraoculari (IOL) premium per la chirurgia della cataratta
Chiedi all'oculista se la tecnologia wavefront potrebbe essere utile per la tua vista.
Consulta un oculista
L'unico modo per sapere con certezza se hai una sensibilità al contrasto normale è consultare un oculista.
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