Test di dominanza oculare
Ecco un semplice test per capire qual è il tuo occhio dominante:
- Stendi le braccia davanti a te e crea un'apertura triangolare tra i pollici e gli indici, unendo le mani fino a formare un angolo di 45 gradi (guarda l'animazione in cima all'articolo).
- Con entrambi gli occhi aperti, inquadra un oggetto distante (come un orologio da parete o una maniglia) all'interno di questa apertura triangolare.
- Chiudi l'occhio sinistro.
- Se l'oggetto rimane centrato, il tuo occhio dominante è il destro (ovvero quello rimasto aperto). Se invece l'oggetto non è più visibile all'interno del triangolo creato con le mani, il tuo occhio dominante è il sinistro.
Ecco un altro test altrettanto facile per determinare l'occhio dominante:
- Stendi un braccio in avanti, tenendo il pollice della mano in posizione verticale (oppure potresti usare l'indice al posto del pollice).
- Con entrambi gli occhi aperti e fissi su un oggetto lontano, sovrapponi il pollice all'oggetto (non preoccuparti: è normale se il pollice sembra scomparire parzialmente).
- Chiudi un occhio alla volta, alternandoli.
- L'occhio che mantiene il pollice allineato con l'oggetto quando l'altro è chiuso è il tuo occhio dominante.
Entrambi questi test sono considerati test di dominanza di mira perché consistono nell'allineare un bersaglio visivo con un dispositivo di mira improvvisato (simile al mirino sulla canna di un fucile). L'occhio di mira dominante è quello su cui il cervello tende a fare affidamento per compiti che utilizzano solo un occhio.
I test per determinare l'occhio dominante sono semplici da eseguire e generalmente considerati affidabili, anche se possono essere influenzati dalla lateralità manuale e da altri fattori.
Ad esempio, secondo alcuni studi, l'abitudine motoria e la mano utilizzata possono alterare i risultati. Anche l'autosomministrazione del test e la consapevolezza di essere sottoposti a un test possono introdurre bias. Inoltre, è stato osservato che l'occhio di mira può variare in base all'angolo di osservazione.
Va anche detto che la dominanza di mira non è l'unica forma di dominanza oculare. Un altro tipo è chiamato dominanza sensoriale dell'occhio. L'occhio sensorialmente dominante è quello che il cervello potrebbe preferire durante attività che coinvolgono entrambi gli occhi.
È possibile che l'occhio di mira non coincida con l'occhio sensoriale e che quest'ultimo vari a seconda che si guardi da vicino o da lontano.
Per questo motivo, alcuni ricercatori sostengono che i test di dominanza oculare non di mira possano essere più accurati, a seconda dello scopo del test.
In questi casi, il soggetto tiene entrambi gli occhi aperti e gli stimoli visivi vengono inviati separatamente a ciascun occhio tramite appositi strumenti ottici.
Un tipo di test sensoriale è il blur test in cui le immagini mostrate a ciascun occhio vengono sfocate una alla volta. L'occhio che riesce meno a ignorare la sfocatura è quello sensorialmente dominante.
Il limite di questi test è rappresentato dal fatto che richiedono strumentazione ed esperienza specifica, disponibili in genere solo in cliniche specializzate o laboratori di ricerca.
Dominanza oculare e lateralità manuale
La dominanza oculare e la lateralità manuale (essere destrimani o mancini) non sono direttamente correlate, ma c'è una certa associazione tra queste caratteristiche. Gli studi sulla popolazione indicano che circa il 90% delle persone è destrimano e circa il 72% ha come occhio dominante il destro.
Secondo le ricerche, le probabilità che una persona destrimana abbia l'occhio destro dominante sono elevate: sono circa 2,5 volte superiori rispetto a chi ha l'occhio sinistro dominante.
Tuttavia, è impossibile prevedere con certezza la dominanza oculare basandosi sulla lateralità manuale.
Nessun occhio dominante: è possibile?
È possibile non avere un occhio dominante? Sì, anche se è piuttosto raro.
Se un test di dominanza oculare non evidenzia una netta prevalenza, è probabile che si tratti di dominanza oculare mista (chiamata anche dominanza oculare alternata). In questo caso, un occhio è dominante per alcune funzioni o attività, mentre l'altro è dominante in momenti diversi.
In alcuni test di mira, ad esempio, può capitare che il bersaglio visivo non risulti perfettamente allineato con nessuno dei due occhi. Questo può accadere sia nel test del triangolo formato con le mani, sia in quello del pollice (a seconda del tipo di test di mira eseguito).
Esiste un vero e proprio spettro nella dominanza oculare, proprio come per la lateralità manuale. Alcune persone hanno un occhio nettamente dominante, altre mostrano una differenza minore.
In una certa misura, però, la dominanza oculare è radicata nel cervello.
Nella corteccia visiva (la parte del cervello che elabora le informazioni visive) sono presenti strisce di cellule nervose (neuroni) chiamate colonne di dominanza oculare. Queste bande di neuroni sembrano rispondere in modo preferenziale agli stimoli provenienti da uno dei due occhi e svolgono un ruolo importante nella visione binoculare.
Tuttavia, gli studiosi ritengono che esista una certa sovrapposizione e plasticità in queste colonne. Ciò spiegherebbe perché, in alcuni individui, la dominanza oculare possa essere variabile, alternata o incompleta.
Potrebbe anche spiegare perché, in caso di perdita della vista da un occhio, la dominanza possa cambiare.
Fortunatamente, l'occhio "buono" può spesso prendere il posto dell'altro. Ma ciò significa anche che può sopprimere i difetti nelle immagini dell'altro occhio. In altre parole, potrebbe nascondere punti ciechi e altri sintomi di patologie oculari finché non diventano troppo estesi per essere ignorati.
Occhio dominante e salute visiva
Qual è quindi l’utilità pratica di un test per l’occhio dominante?
La valutazione della dominanza oculare è importante in vari ambiti dell'assistenza oculistica. Ecco alcuni esempi di quando un oculista ha bisogno di conoscere qual è l'occhio dominante:
- Adattamento delle lenti a contatto per la presbiopia – La dominanza oculare è un fattore chiave nella scelta delle lenti a contatto monovisione e delle lenti a contatto multifocali.
- Preparazione all'intervento chirurgico della cataratta – È fondamentale per scegliere la lente intraoculare più adatta a ogni occhio.
- Riabilitazione visiva per ipovisione – È determinante sia nella scelta sia nell'apprendimento dell'uso di alcuni ausili specifici, come i telescopi biottici.
Occhio dominante nel tiro a segno, nella fotografia e nello sport
Conoscere il proprio occhio dominante può migliorare le prestazioni in diverse attività. Ecco alcuni esempi comuni:
Occhio dominante nel tiro a segno
Hai difficoltà a colpire i bersagli in movimento con il fucile? Potresti avere una dominanza incrociata: ovvero, occhio dominante e mano dominante si trovano su lati opposti del corpo.
Ad esempio, se sei un tiratore destrimano (e quindi con la spalla destra dominante), ma hai un occhio sinistro dominante, potresti notare di sparare dietro ai bersagli che si muovono da sinistra a destra e davanti a quelli che si muovono da destra a sinistra. Conoscere questa particolarità ti aiuta ad apportare le giuste correzioni per migliorare la precisione di tiro.

Un’altra strategia per compensare la dominanza incrociata è tenere entrambi gli occhi aperti fino a un attimo prima dello sparo. Così sfrutti al massimo la visione periferica e la percezione della profondità. Chiudere l'occhio sinistro (quello dominante) poco prima del colpo permette un aggiustamento finale più preciso per allineare la canna del fucile con il bersaglio in movimento.
Occhio dominante nella fotografia
Sapere qual è il tuo occhio dominante è importante quando inquadri una scena attraverso il mirino ottico di una fotocamera reflex digitale (DSLR) o di una fotocamera simile con pellicola.
Usare l'occhio dominante darà un'anteprima fedele dello scatto. Usare l'occhio non dominante può invece causare uno spostamento laterale dei dettagli o il taglio di alcune parti dell'immagine.
Occhio dominante negli sport
Se, come la maggior parte delle persone, sei destrimano e hai come occhio dominante il destro, in alcuni sport sarà fondamentale posizionare bene la testa per sfruttarlo al meglio.
Ad esempio, nel baseball o nel softball, durante la battuta devi ruotare sufficientemente la testa affinché il tuo occhio dominante possa cogliere rotazione, velocità e traiettoria della palla. Lo stesso vale nel cricket.
Anche nel golf è importante: l’allineamento corretto del colpo (dal putt al drive) richiede un’adeguata rotazione della testa per sfruttare appieno l’occhio dominante e visualizzare il tiro che stai per fare. È inoltre importante posizionare accuratamente il corpo e la testa della mazza.
Se pratichi sport a livello agonistico e vuoi imparare a usare al meglio i tuoi occhi per migliorare le prestazioni, valuta una visita presso un oculista specializzato in visione sportiva.