Come alleviare la secchezza oculare
Il modo migliore per trattare la secchezza oculare è capire qual è la causa. Il film lacrimale sano è composto da tre strati principali: uno acquoso, uno oleoso e uno mucoso (mucina). Un problema a uno o più di questi componenti può provocare secchezza temporanea o una secchezza cronica, nota come sindrome dell’occhio secco (DED).
Per capire quale componente lacrimale sta causando il problema, l’oculista dovrà eseguire un esame della vista completo e una valutazione specifica per la secchezza oculare. In base all'aspetto della superficie di ciascun occhio e ai risultati di questo test per la sindrome dell'occhio secco, l'oculista potrà consigliarti il trattamento più adatto.
Tra le opzioni possibili ci sono le lacrime artificiali, altri tipi di collirio, trattamenti per le palpebre o specifici vitamine e integratori. Potrebbe anche suggerirti alcune terapie da fare a casa. Nei casi più gravi di DED, può essere necessario un farmaco su prescrizione o un intervento chirurgico per trattare efficacemente il disturbo.
Trattare i sintomi della secchezza oculare
Se i sintomi della secchezza oculare durano solo per un breve periodo, potresti essere in grado di trattarli comodamente da casa tua. La secchezza frequente o persistente potrebbe richiedere un trattamento su prescrizione da parte di un oculista.
Lacrime artificiali da banco, unguenti e colliri
Esistono molti tipi di colliri lubrificanti (chiamati anche lacrime artificiali) che puoi acquistare senza ricetta medica. Questi colliri possono alleviare una secchezza lieve e temporanea.
I colliri lubrificanti sono realizzati con elementi simili a quelli contenuti nelle tue lacrime naturali. Quando applicate, le gocce lavorano con il tuo film lacrimale per offrire comfort, idratazione e protezione agli occhi.
Alcuni colliri contengono conservanti che aiutano a prevenire la formazione di batteri e altri microrganismi all'interno dei flaconi dopo l'apertura. Se usati meno di quattro volte al giorno, i conservanti di solito non sono dannosi per l'occhio.

Le lacrime artificiali sono di solito il primo passo nella cura dell'occhio secco.
Tuttavia, gli oculisti spesso raccomandano di utilizzare lacrime artificiali prive di conservanti per evitare potenziali irritazioni o allergie. La confezione dovrebbe indicare se il prodotto è privo di conservanti.
È importante sapere che i colliri non sono una soluzione universale. Ne esistono diversi tipi, ognuno pensato per agire su una causa specifica della secchezza. Tutto dipende da quale componente del film lacrimale è carente. Alcune persone, ad esempio, possono aver bisogno di combinare due o più tipi di lacrime artificiali per curare la DED.
Se le lacrime artificiali non sembrano funzionare, potresti trovare sollievo con gel o unguenti oculari lubrificanti, che hanno una consistenza più densa rispetto alle lacrime artificiali e restano più a lungo sulla superficie oculare.
Proprio perché più dense, queste formulazioni possono causare un temporaneo offuscamento della vista. Per questo motivo, molte persone preferiscono applicarle prima di andare a dormire.
Farmaci su prescrizione
I casi più gravi o cronici di DED potrebbero richiedere più di un semplice collirio da banco. In questi casi, l’oculista può prescriverti colliri medicati specifici per la secchezza oculare.
Colliri a base di ciclosporina
I colliri a base di ciclosporina non si limitano a lubrificare la superficie oculare. Contengono un agente che riduce l'infiammazione associata alla sindrome dell'occhio secco e stimola la produzione naturale di lacrime.
Ma è importante sapere che l'effetto terapeutico di queste formulazioni non è immediato. Per ottenere risultati concreti bisogna usare il collirio ogni giorno per almeno 90 giorni (circa tre mesi). La terapia con colliri a base di ciclosporina ha dimostrato di favorire la produzione lacrimale e migliorare i segni e i sintomi della secchezza oculare per almeno due anni.
La posologia consigliata è di una goccia per occhio, due volte al giorno, a distanza di 12 ore. Alcune persone possono avvertire bruciore agli occhi e arrossamento durante le prime settimane di utilizzo.
CEQUA
CEQUA è uno specifico collirio antinfiammatorio a base di ciclosporina. Anche questo prodotto riduce l’infiammazione che provoca i sintomi della secchezza oculare e stimola la produzione naturale di lacrime.
CEQUA contiene circa il doppio della dose di ciclosporina rispetto ad altri colliri della stessa categoria e sfrutta una tecnologia che consente una maggiore concentrazione del farmaco nell’occhio. Anche la consistenza del collirio è diversa: CEQUA è una soluzione a base d'acqua, mentre gli altri prodotti della stessa classe hanno una consistenza più oleosa.
Per ottenere i migliori risultati, che potrebbero richiedere alcuni mesi, va applicata una goccia in ciascun occhio due volte al giorno.
Colliri a base di lifitegrast
I colliri a base di lifitegrast sono disponibili su prescrizione per la secchezza oculare in alcuni Paesi, ma non sono ancora in commercio in Italia. Anche questi prodotti contribuiscono a ridurre l'infiammazione associata alla DED.
Gli effetti collaterali più comuni de colliri a base di lifitegrast osservati negli studi sono stati irritazione oculare, alterazioni del gusto e riduzione dell'acutezza visiva, che si sono verificati nel 5-25% dei partecipanti.
La dose raccomandata è di una goccia in ciascun occhio due volte al giorno. Idealmente, le gocce dovrebbero essere somministrate a intervalli di circa 12 ore.
Colliri a base di perfluoroesilottano
I colliri a base di perfluoroesilottano sono formulazioni più recenti indicate per i sintomi della DED causati dalla disfunzione delle ghiandole di Meibomio (MGD). Questi prodotti sono formulati per contrastare l’evaporazione eccessiva delle lacrime, contribuendo a mantenere gli occhi idratati.
Queste gocce contengono perfluoroesiloottano al 100%, una formula non cortisonica priva di acqua e di conservanti.
Colliri cortisonici
L’infiammazione è ormai riconosciuta come una causa importante della DED. È spesso responsabile di arrossamento e sensazione di bruciore agli occhi.
Le lacrime artificiali, di solito, non agiscono su questi processi infiammatori. Per questo, l’oculista può consigliarti dei colliri a base di cortisone per gestire meglio l’infiammazione alla base della secchezza oculare.
I colliri cortisonici, come le sospensioni oftalmiche di loteprednolo etabonato, vengono utilizzati per brevi periodi per offrire un sollievo rapido. Vengono spesso utilizzati in aggiunta alle lacrime artificiali e a formulazioni a base di ciclosporina o lifitegrast. Questo "cocktail" di colliri combina la soluzione a breve termine con le strategie di trattamento a lungo termine per la sindrome dell'occhio secco.
I colliri cortisonici (soprattutto se usati per periodi prolungati) possono provocare effetti collaterali. È importante informare l'oculista storia clinica completa prima di iniziare a utilizzare colliri a base di cortisone.
Inserti oftalmici a base di idrossipropilcellulosa
Gli inserti oftalmici a base di idrossipropilcellulosa sono lubrificanti sterili a rilascio lento. Vengono posizionati sotto la palpebra inferiore, dove l'interno della palpebra tocca il bulbo oculare.
Si tratta di inserti solidi composti da un agente lubrificante privo di conservanti che si scioglie lentamente nel tempo, mantenendo l’occhio idratato per tutto il giorno.
Questo tipo di prodotto, attualmente non in commercio in Italia, è indicato per persone con sintomi moderati o gravi di DED, specialmente nel caso in cui le lacrime artificiali da sole non siano sufficienti. Basta un inserto al giorno per ottenere un sollievo prolungato.
Tappi lacrimali
Sia la palpebra superiore che quella inferiore presentano un punto di drenaggio (punctum, ovvero l'apertura del dotto lacrimale), che consente alle lacrime di defluire attraverso il dotto lacrimale fino al naso. I tappi lacrimali, noti anche come plug lacrimali, o punctal plug, sono piccoli dispositivi inseriti in questo punto per ottenere un migliore film lacrimale.

Un tappo lacrimale inserito nel dotto lacrimale della palpebra inferiore per evitare che il film lacrimale si disperda troppo rapidamente. Immagine: Oasis Medical, Inc.
Dal momento che circa due terzi delle lacrime vengono drenate attraverso il punctum inferiore, è su questo che si interviene più spesso. In questo modo, l’occhio riesce a trattenere più a lungo le proprie lacrime naturali.
I tappi lacrimali sono biocompatibili e grandi quanto un granello di sale. Possono essere inseriti ambulatorialmente durante una visita per la secchezza oculare. L’inserimento non è doloroso e, una volta posizionati, di solito non si percepiscono.
Spray nasale a base di vareniclina
La FDA ha recentemente approvato uno spray nasale su prescrizione pensato per trattare i sintomi della sindrome dell’occhio secco cronica. Lo spray, che non è attualmente in commercio in Italia, agisce stimolando le terminazioni nervose all’interno del naso, attivando così la produzione del film lacrimale.
L’obiettivo è favorire la produzione naturale di lacrime, riducendo la dipendenza dalle lacrime artificiali. Gli effetti collaterali più comuni sono starnuti, tosse e irritazione al naso e alla gola.
Per ottenere i migliori risultati, è consigliato uno spruzzo per narice due volte al giorno. Il farmaco deve semplicemente raggiungere la parte interna della narice, senza essere inalato o spruzzato in profondità.
Segui sempre le indicazioni del tuo oculista su quali colliri usare e con quale frequenza. Usare una marca diversa o più marche di lacrime artificiali può rendere difficile valutare l’efficacia del trattamento per la sindrome dell’occhio secco che ti è stato consigliato.
Alimentazione in caso di secchezza oculare
Il trattamento della sindrome dell’occhio secco non dipende solo da ciò che applichi negli occhi, ma anche da ciò che assumi attraverso l’alimentazione. Integrare alcune vitamine, integratori e alimenti può ridurre la secchezza oculare.
Vitamine e integratori
Per molto tempo, gli acidi grassi omega-3 sono stati considerati i migliori integratori nutrizionali per ridurre o curare la sindrome dell’occhio secco, grazie alle loro proprietà antinfiammatorie.
Tuttavia, studi recenti hanno messo in dubbio questa convinzione. Uno studio ha esaminato la secchezza oculare dei partecipanti che assumevano integratori di omega-3 giornalmente rispetto a coloro che assumevano olio d'oliva. I risultati hanno mostrato che sia gli integratori di omega-3 che l'olio d'oliva hanno contribuito a ridurre la DED.
Poiché l'olio d'oliva non contiene omega-3 e ha comunque ridotto il DED, questo studio ha sollevato interrogativi sull'utilità degli omega-3. Tuttavia, molti medici continuano a consigliarli: se dopo un mese noti dei miglioramenti, continua a prenderli; in caso contrario, puoi interromperli.
È importante notare che gli omega-3 non sono adatti a tutti. Ad esempio, chi assume anticoagulanti dovrebbe evitarli, poiché aumentano il rischio di sanguinamento. Consulta sempre il medico prima di iniziare nuovi integratori o medicinali.
Altre vitamine e integratori che possono migliorare o trattare la secchezza oculare includono:
- Vitamina A – può aiutare a proteggere la cornea formando una barriera contro i batteri.
- La vitamina B12 – può aiutare a riparare la componente nervosa della cornea, il che può ridurre il dolore e la sensazione di bruciore agli occhi.
- La vitamina D – può ridurre l'infiammazione e migliorare la qualità delle lacrime prodotte.
Alimenti
Ci sono prove che i migliori alimenti per il trattamento della sindrome dell’occhio secco sono quelli ricchi di acidi grassi omega-3 e delle vitamine elencate sopra. Le fonti più valide di omega-3 e delle vitamine A, B12 e D includono:
- Pesci grassi di acqua fredda, tra cui salmone, tonno, sardine, sgombro e aringa
- Oli vegetali come l'olio di colza, l'olio di soia e l'olio di semi di lino
- Alimenti fortificati, inclusi alcuni marchi di latte artificiale, latte, yogurt, uova, succhi e bevande a base di soia
- Semi e frutta secca come le noci, i semi di chia e i semi di lino
- Verdure a foglia verde come cavolo riccio, broccoli e spinaci
- Frutta e verdura arancione e gialla, tra cui carote, zucca, melone, mango e patate dolci
- Frutta e verdura rossa come pomodori e peperoni rossi
- Fegato o olio di fegato di merluzzo
- Carne rossa
- Pollame
- Formaggio
- Succo d'arancia arricchito con vitamina D
- Cereali per la colazione fortificati
- Latte vaccino o vegetale fortificato con vitamina D
Il modo migliore per modificare la tua alimentazione in ottica di prevenzione e trattamento della secchezza oculare è sostituire i cibi ricchi di zuccheri e altamente processati con molti degli alimenti “salvavista” elencati sopra. Gli alimenti zuccherati e industriali tendono infatti ad aumentare l’infiammazione che contribuisce alla secchezza.
Impacchi caldi
La secchezza può dipendere da un malfunzionamento delle ghiandole delle palpebre responsabili della componente oleosa del film lacrimale. Queste ghiandole, chiamate ghiandole di Meibomio, possono trarre beneficio dagli impacchi caldi.
Il calore e l’umidità dell’impacco aiutano a sciogliere l’olio stagnante o bloccato nelle ghiandole e stimolano la produzione di meibum, contribuendo a lenire l’irritazione oculare.
Per fare un impacco caldo a casa, inumidisci un panno pulito con acqua molto calda (ma non bollente), strizzalo e appoggialo delicatamente sulle palpebre chiuse.
È importante che il calore venga mantenuto costante per almeno 5-10 minuti. Poiché i panni tendono a raffreddarsi rapidamente, dovrai riscaldarli di nuovo ogni due minuti circa.
In alternativa, esistono impacchi caldi acquistabili in farmacia progettati per mantenere il calore più a lungo. Il metodo migliore per preparare un impacco caldo a casa è il cosiddetto "metodo del fagotto" con il panno umido.
Alcune indicazioni utili per l’uso degli impacchi caldi:
- Applica solo impacchi caldi, mai bollenti. Il calore eccessivo può scottare o bruciare la pelle delicata delle palpebre.
- Utilizza sempre un nuovo panno pulito ogni volta che fai un impacco caldo. Questo aiuta a prevenire la diffusione di batteri e potenziali infezioni.
- Gli impacchi caldi potrebbero dover essere applicati quotidianamente per il trattamento della sindrome dell'occhio secco cronica. Tuttavia, un uso eccessivo può causare irritazione, specialmente quando si utilizza un panno molto umido. Chiedi consiglio al tuo oculista su frequenza e durata ideali.
Massaggio oculare
Un massaggio delle palpebre può aiutare a far uscire l'olio che è stato ammorbidito con l'impacco e stimolare una nuova produzione. Tuttavia, dovresti sempre massaggiare in modo delicato, soprattutto dopo aver riscaldato le palpebre, quando la cornea è più sensibile.
Dopo aver lavato le mani con acqua e sapone, usa le dita per massaggiare delicatamente le palpebre superiore e inferiore. Massaggia le palpebre superiori verso il basso e quelle inferiori verso l’alto. Parti dall’angolo interno dell’occhio e muoviti verso l’orecchio.
Massaggia ogni palpebra per circa 30 secondi, con gli occhi chiusi, e ripeti da cinque a dieci volte per occhio.
Trattamenti con riscaldamento e massaggio palpebrale
Esistono vari trattamenti per la secchezza oculare causata da disfunzione delle ghiandole di Meibomio. Alcuni di questi trattamenti combinano il calore con la pressione pulsata, simulando l’effetto degli impacchi caldi e del massaggio. Altri applicano solo calore e richiedono l’intervento del medico per massaggiare le palpebre.
I sistemi di riscaldamento e massaggio per le palpebre hanno nomi diversi a seconda del produttore. LipiFlow è sviluppato da Johnson & Johnson, iLux da Alcon e MiBo Thermoflo da MiBo Medical Group. Tuttavia, il trattamento che forniscono è generalmente lo stesso.
Un dispositivo viene applicato sulle palpebre e fornisce calore controllato che ammorbidisce il meibum solidificato. Contemporaneamente, un sistema pulsato o il medico stesso esercita una pressione sulle palpebre per svuotare le ghiandole bloccate e ripristinare l’equilibrio oleoso del film lacrimale.
Sebbene la durata di ciascun sistema vari, i trattamenti LipiFlow e iLux richiedono circa 12 minuti per occhio. I pazienti notano spesso un miglioramento dei sintomi entro due settimane. Tuttavia, potrebbero volerci alcuni mesi prima che i miglioramenti diventino evidenti. Gli effetti delle procedure LipiFlow e iLux possono durare da tre mesi fino a un anno o più.
Gli effetti collaterali potenziali del trattamento per la secchezza oculare LipiFlow includono abrasione corneale, dolore oculare, palpebre gonfie e irritazione o infiammazione delle palpebre. Altri effetti collaterali includono la comparsa di calazi, visione offuscata transitoria, prurito e occhi rossi. È normale percepire una sensazione di secchezza per un giorno dopo il trattamento, poiché l’olio viene rimosso dalle ghiandole e il film lacrimale impiega un po’ di tempo a ristabilirsi.
LipiFlow e iLux non sono coperti dal Servizio Sanitario Nazionale e il costo può variare in base allo specialista o alla struttura.
Cambiamenti nello stile di vita
Ci sono molte abitudini quotidiane che possono causare secchezza oculare senza che tu te ne renda conto. Modificarle può aiutarti a ridurre o addirittura eliminare i sintomi.
Le circostanze personali che possono causare o aggravare la secchezza oculare includono:
- Fumo o stare a contatto con il fumo
- Vivere in un clima estremamente freddo, secco o ventoso
- Trascorrere lunghi periodi di tempo davanti a uno schermo
- Essere disidratati
- Assumere determinati farmaci
- Dormire meno di 7-8 ore a notte
Sebbene alcune di queste cose siano al di fuori del tuo controllo, apportare piccoli cambiamenti dove possibile può migliorare i sintomi della secchezza oculare.
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Trattare le cause alla base della secchezza oculare
Oltre alle abitudini di vita, possono esserci cause più profonde alla base dei problemi di occhio secco. Queste possono includere l’uso di lenti a contatto, patologie mediche o l’assunzione di alcuni farmaci.
Anche altri problemi oculari possono provocare secchezza. In questi casi, un esame della vista può aiutare a individuare la causa e iniziare il trattamento più adatto.
Lenti a contatto
Tecnicamente, portare le lenti a contatto non causa DED, ma può peggiorare il problema. Gli studi stimano che metà delle persone che usano lenti a contatto lamentano secchezza e fastidio a fine giornata. Inoltre, il 25% al 30% smette di usarle a causa della secchezza e del disagio.
Gli esperti ritengono che l'irritazione avvertita da alcuni portatori di lenti a contatto sia dovuta a un film lacrimale debole o sottile. Le lenti a contatto, infatti, amplificano questo problema, causando fastidio a chi le porta.
I colliri lubrificanti possono lenire l'irritazione e dare sollievo, ma la maggior parte non è indicata mentre si portano le lenti. Fanno eccezione alcune formulazioni specifiche, come Blink Contacts, che sono sicure da usare anche con le lenti a contatto.
Essitono anche lenti a contatto specifiche per occhi secchi che possono ridurre la sensazione di sabbia e l'irritazione. Le lenti a contatto sclerali, che sono più grandi delle lenti a contatto tipiche, poggiano sulle parti bianche dell'occhio, risultando più confortevoli, soprattutto in caso di occhi estremamente secchi.
Patologie
Le patologie sottostanti possono causare infiammazione, portando a DED. Le patologie più comuni legate all'occhio secco includono:
- Diabete
- Oftalmopatia tiroidea
- Blefarite
- Lupus
- Artrite reumatoide
- Sindrome di Sjögren
- Sarcoidosi
Se ti è stata diagnosticata una o più di queste patologie, parlane con il tuo medico per valutare opzioni di trattamento per la secchezza oculare. Altri cambiamenti biologici che possono causare DED includono l'invecchiamento, la gravidanza e la menopausa.
Controlla i farmaci che assumi
Alcuni farmaci specifici possono causare una sensazione di sabbia e irritazione agli occhi. L'assunzione delle seguenti categorie di farmaci può causare o peggiorare la sindrome dell'occhio secco:
- Antistaminici e decongestionanti (antazolina, bromfeniramina, carbinossamina, pirilamina)
- Beta-bloccanti (propranololo, oxprenololo, metoprololo)
- Antidolorifici (morfina)
- Antidepressivi (amitriptilina, desipramina, imipramina, protriptilina, nortriptilina)
- Farmaci per l'ansia (Xanax, Valium)
- Farmaci anti-nausea (trifluoperazina, tietilperazina, tetraidrocannabinolo, scopolamina)
- Farmaci gastrointestinali (GI) (atropina, metscopolamina)
- Farmaci antipsicotici (acetofenazina, carfenazina, clorpromazina, flufenazina, metotrimeprazina, mesoridazina)
- Farmaci utilizzati per trattare il morbo di Parkinson (etopropazina)
- Farmaci per l'acne
- Trattamenti ormonali (pillole anticoncezionali, terapia ormonale sostitutiva, trattamenti per la fertilità)
- Farmaci chemioterapici
Se hai notato un peggioramento dei sintomi dopo aver iniziato un farmaco, parlane con il medico: potrebbe suggerirti un’alternativa altrettanto efficace, ma con minori effetti sulla secchezza oculare.
Considera il tuo tempo che trascorri davanti allo schermo
Trascorrere del tempo davanti a uno schermo, che si tratti di uno smartphone, un tablet o un computer, può causare secchezza, irritazione e affaticamento degli occhi. Questo è un disturbo noto come affaticamento degli occhi o sindrome da visione al computer.
La principale ragione per cui il tempo trascorso davanti allo schermo porta alla DED è che sbattiamo le palpebre meno frequentemente quando ci concentriamo su uno schermo. Il battito di ciglia distribuisce il film lacrimale sulla superficie degli occhi, mantenendoli idratati.
Senza schermo, sbattiamo le palpebre in media 18,4 volte al minuto. Quando usiamo un dispositivo digitale, questa frequenza scende a 3,6 volte al minuto. Sbattere le palpebre solo tre volte al minuto non è affatto sufficiente per mantenere gli occhi ben idratati.
Quando si utilizza uno schermo, è importante sbattere le palpebre frequentemente e fare pause regolari. Gli esperti raccomandano la “regola del 20-20-20.”
Ogni 20 minuti, fai una pausa di almeno 20 secondi guardando un oggetto distante almeno 6 metri (20 piedi). Oppure chiudi gli occhi per qualche secondo per farli riposare.
Consulta un oculista
Alcuni disturbi oculari possono causare o peggiorare la secchezza. Esami della vista regolari permettono all’oculista di identificare queste patologie e iniziare il trattamento giusto. Affrontare eventuali patologie sottostanti aiuta anche a trattare meglio la secchezza oculare.
Tre patologie oculari comuni che possono causare secchezza oculare sono la disfunzione delle ghiandole di Meibomio, la blefarite e il lagoftalmo.
Disfunzione delle ghiandole di Meibomio
Le ghiandole di Meibomio sono piccole ghiandole nelle palpebre che producono la componente oleosa del film lacrimale. Quando si ostruiscono o si infiammano, producono meno meibum (l’olio), e il film lacrimale diventa instabile. Si tratta di una patologia comune chiamata disfunzione della ghiandola di Meibomio (MGD).
Lo strato di olio delle lacrime impedisce all'acqua di evaporare, contribuendo a mantenere l'umidità. Quando manca lo strato di olio, lo strato d'acqua evapora, lasciando gli occhi con una sensazione di secchezza.
Il trattamento per la MGD può includere terapie domiciliari come impacchi caldi e massaggi alle palpebre. Esistono anche terapie ambulatoriali che utilizzano dispositivi specifici per migliorare la funzionalità di queste ghiandole. Se pensi di avere una MGD, parlane con il tuo oculista per valutare il trattamento più adatto.
Blefarite
La blefarite è un disturbo che colpisce le palpebre, rendendole gonfie, pruriginose e arrossate. Si verifica spesso a causa di un eccesso di batteri sulle palpebre o quando le ghiandole sebacee si irritano.
La secchezza oculare può essere una conseguenza della blefarite: l’accumulo di scaglie o secrezioni oleose nel film lacrimale rende gli occhi secchi.
La blefarite può essere trattata con la pulizia regolare delle palpebre. Alcuni studi suggeriscono anche l’utilizzo di prodotti a base di olio di tea tree o acido ipocloroso per alleviare i sintomi della secchezza oculare. Un collirio di nuova generazione a base di lotilaner (soluzione oftalmica 0,25%) si è dimostrato efficace nei trial clinici nel trattamento della blefarite da demodex.
Anche colliri da banco e antibiotici possono essere utili nella gestione della blefarite. Tieni presente che potrebbe essere necessario trattare anche eventuali patologie associate, come rosacea o forfora.
Lagoftalmo e sindrome della palpebra flaccida
Il lagoftalmo è un disturbo in cui la persona non riesce a chiudere completamente le palpebre, nemmeno quando sbatte le ciglia o durante il sonno (lagoftalmo notturno).
La sindrome della palpebra flaccida è dovuta a un’eccessiva lassità delle palpebre, che fa sì che si aprano durante il sonno Questa esposizione continua all’aria secca gli occhi e li rende vulnerabili allo sfregamento sul cuscino.
Come già accennato, sbattere le palpebre è essenziale per mantenere sano il film lacrimale. Se gli occhi non si chiudono bene, o restano aperti durante la notte, il film lacrimale evapora più rapidamente del normale.
Se non trattati, possono insorgere complicazioni anche gravi a livello corneale, come cheratopatia, ulcere corneali e protrusione corneale. Il trattamento per il lagoftalmo può includere lacrime artificiali, unguento o gel oftalmici, bendaggi palpebrali notturni e occhiali con camera umida. Sono disponibili anche diverse opzioni chirurgiche per trattare i casi gravi.
Prima di iniziare qualsiasi trattamento per la sindrome dell’occhio secco, chiedi un parere professionale a un oculista. Potrà esaminare i tuoi sintomi e consigliarti la cura più efficace in base alle tue esigenze specifiche.
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